Salerno
La città offre oggi al visitatore un clima mite per gran parte dell’anno, un’eccellente cucina ma, soprattutto, la possibilità di una full immersion tra passato, presente e futuro senza soluzione di continuità. Tradizione e modernità si miscelano in un cocktail gradevole: le grandi trasformazioni urbanistiche dell’ultimo ventennio si integrano, attraverso un nesso di complementarietà, con il passato glorioso dell’antico Principato longobardo, le cui vestigia rappresentano potenti attrattori. Il cuore antico pulsa a due passi dalla città contemporanea che ha il suo fulcro nel pedonalizzato corso Vittorio Emanuele, via dello shopping per antonomasia, con bar e locali a la page che offrono la possibilità di piacevoli soste ai loro tavolini all’aperto.
Vista da mare, un elemento con cui Salerno ha ritessuto la trama (fanno fede il rilancio del lungomare, tra i più belli d’Italia, la recente vocazione da polo crocieristico in continuo divenire e i progetti in campo per riqualificare ulteriormente il water front), la città offre uno spettacolare colpo d’occhio. Quartieri medievali e viottoli seicenteschi si insinuano nel verde della collina al di sopra della cortina dei palazzi di rappresentanza. Case e cupole, campanili e costruzioni antiche rimodernate, colori nuovi, ma che richiamano una vicenda ultramillenaria. Una città tutta da scoprire, dalla parte bassa profumata di salsedine, addentrandosi poi nel gomitolo di stradine che conserva intatto il fascino del passato pur avendo subito, negli ultimi anni, una trasformazione epocale. Dal centro della città romana, il foro della Salernum, verso il decumano basso, caratteristico centro commerciale ricco di botteghe, proprio la via Mercanti, fino al centro storico alto, oltrepassando un susseguirsi di palazzi settecenteschi che raggiungono quello che era secoli prima il sito della Scuola Medica salernitana con il Giardino della Minerva, primo orto botanico d’Europa.
Domina e difende tanta bellezza il Castello detto di Arechi. Dalle enormi terrazze del maniero si vede il porto, il mare aperto, l’intrico di stradine, il campanile rosato dell’Annunziata. Sotto, nella vallata che si incunea nel corpo vivo della storia, precipita il disegno della città, le luci dei paesi del golfo, la Costiera. E se il centro storico è un gioiellino da vivere giorno e notte, entrando e uscendo da botteghe di artigianato, palazzi, chiese e musei fino al calar del sole, e poi tra i bar, ristoranti, pub, discoteche, discobar, paninoteche, vinerie e wine-bar della famosa movida salernitana, quelle che un tempo venivano chiamate periferie vanno sempre più caratterizzandosi per un’autonoma offerta turistica, al culmine di un lungo e sofferto percorso di riqualificazione urbanistica.
(Fonte Regione Campania)
HandMade with care by Prota Fabio site